Vacanza, dal latino vacans, essere vacuo, libero, senza occupazioni… lo stato a cui aspiriamo e agogniamo tutto l’anno!
Avere qualche giorno di relax e magari dedicarsi a ciò che non si fa abitualmente, anche se spesso si finisce col vivere vacanze molto intense, con tanti impegni ed attività per cui del “vacuo” etimologico iniziale, hanno ben poco.
Nello stesso modo in cui il nostro cervello, per poter essere nella sua miglior forma, ha bisogno costante di stimoli, interazioni, cimentarsi in esperienze nuove e provare piacere, ha anche bisogno di essere libero, senza impegni, annoiarsi. Quando si riesce ad escludere tutti gli stimoli esterni, si alterano sia il respiro che le onde cerebrali, con effetti benefici sull’intero organismo. Modalità di staccare la spina che la meditazione ci insegna e che può essere applicata anche in vacanza cercando di mettere a freno la routine con i suoi schemi e problemi quotidiani, per aprirsi alla possibilità di fare un pieno di energie nuove.
Cosa succede al nostro cervello quando è in pausa?
Uno dei meccanismi che entra in gioco coinvolge la dopamina, neurotrasmettitore che ricopre diversi ruoli tra cui quelli della ricompensa e gratificazione. Durante momenti piacevoli, questa sostanza, che viene rilasciata in maggior quantità, altera la nostra percezione del tempo: sappiamo tutti come una giornata di lavoro noiosa, a parità di ore, sia più lunga di una giornata di vacanza divertente! Motivo per cui non è importante partire, ma dedicarsi ad attività diverse a cui di solito non ci si può dedicare, che possono fornire un nuovo ossigeno ai circuiti cerebrali e permettere una ripresa più performante al rientro al lavoro.
Quando siamo sotto stress, abbiamo un livello di cortisolo che rimane alto per troppo tempo e che danneggia una struttura situata in profondità nel cervello: l’ippocampo, responsabile di apprendimento e memoria. Ecco perchè è importante saper rallentare i ritmi per poter massimizzare le nostre prestazioni.
Inoltre il lobo frontale, zona del cervello che partecipa a funzioni molto importanti che nella quotidianità ci permettono di camminare, conservare ricordi a lungo termine, elaborare pensieri ed idee, quando è stanco potrebbe farsi sentire con diversi sintomi come la perdita dell’iniziativa, della spontaneità motoria e verbale, l’indifferenza nei confronti degli altri. Non si trova la soluzione al problema mentre siamo arrovellati su di esso, ma quando la nostra mente è libera.
L’importanza della vacans, della vacuità, è permettere a noi stessi di essere creativi e ritornare alla routine con un pizzico di genio in più.