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Iridologia: cos’è e perchè approcciarsi
Iridologia: dall’iride alla salute! Un passaggio così affascinante, profondo ed estremamente sincero!
In questo video spiego cos’è l’iridologia e con esempi pratici illustro perchè usarla come strumento di prevenzione.
https://fb.watch/aPtaHUJRqB/
Iridologia e prevenzione
SISTEMA IMMUNITARIO, INFIAMMAZIONE ED EMOZIONI
Il sistema immunitario, complessa rete di strutture (organi, tessuti, cellule specializzate) ci difende dall’aggressione di patogeni esterni, ma anche dai danni che possono verificarsi autonomamente durante le fasi del ciclo cellulare: insomma non ci tutela solo da virus e batteri, ma anche da radicali liberi e dallo stress.
Lo stress, parola negli ultimi anni indiscriminatamente abusata, provoca una iperattivazione del sistema nervoso ortosimpatico, con relativo aumento dell’ormone cortisolo, per gli amici ormone dello stress, determinando una depressione del sistema immunitario. Un’emozione negativa, una depressione, l’ansia quotidiana, quando divengono una costante contribuiscono all’infiammazione sistemica e del sistema immunitario; allo stesso modo sperimentare emozioni positive come la gratitudine, la pratica di tecniche, anche facili, di mindfullness abbassano il livello di infiammazione e promuovono un benessere che è anche fisico.
Infiammazione e immunità sono come un’altalena in continua ricerca di equilibrio: da un lato la risposta infiammatoria è una componente fondamentale dell’immunosorveglianza e del sistema di difesa che alza gli scudi per noi; dall’altro lato se la risposta infiammatoria smette di essere locale e si diffonde, diventando cronica di basso grado, coinvolge diversi distretti del nostro organismo ed è una componente di molte patologie croniche come la sindrome metabolica, patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2. Questa situazione con il tempo altera anche il microbiota intestinale ed il sistema immunitario presente nella mucosa intestinale, determinando l’aumento del rischio di sviluppare malattie autoimmuni. Avere un terreno infiammato ci rende più suscettibili alle aggressioni!
Un quadro così complesso coinvolge anche il sistema nervoso, strettamente connesso ed integrato con il sistema immunitario: un’infiammazione di basso grado persistente è anche alla base della neuroinfiammazione e quindi di ansia, depressione, deficit cognitivi. E quando cominciamo a stare male, ma gli esami clinici sono tutti apparentemente nella norma, perchè l’infiammazione di basso grado è subdola, non è facilmente rintracciabile, entriamo in ansia, che rafforza l’ansia già esistente, consolidando l’infiammazione presente: si è instaurato un circolo vizioso. Quando stiamo bene mentalmente, siamo inscalfibili anche fisicamente!
Ecco perchè è importante ricordarsi del sistema immunitario non solo alle porte dell’ inverno, ma perchè è un tassello fondamentale del network dell’organismo, dove alla base mettiamo la salute mentale, la cura delle emozioni, ciò di cui ci nutriamo non solo con il cibo.
Per approfondire l’argomento del network del nostro organismo in cui è coinvolto anche il sistema immunitario è a disposizione il corso “Pnei e medicina funzionale” https://www.ensouniverse.it/prodotto/pnei-e-medicina-funzionale/
Prevenzione e terreno individuale
Alla nascita, ognuno di noi ha, proprio per costituzione, peculiari caratteristiche fisiche, psichiche e metaboliche. Ad esempio, alcuni organi e/o funzioni saranno più deboli rispetto ad altri.
In realtà, fin dalla gestazione e durante i primi anni di vita, le condizioni ambientali (misure igieniche, cure parentali, alimentazione della madre in gravidanza, allattamento, svezzamento, farmaci, contaminanti chimici, ecc.) influenzeranno, in senso positivo o negativo le proprie caratteristiche costituzionali.
Si capisce quindi come la conoscenza della costituzione individuale è di fondamentale importanza: la costituzione determina, nella vita, i nostri punti di forza e debolezza, relativi alla salute, il modo di rapportarsi agli altri, agli eventi e all’esistenza stessa.
Nella mia attività comprendere quale sia la costituzione dominante rappresenta una chiave di lettura importante da cui parto per individuare il percorso terapeutico per riportare l’equilibrio e per impostare un percorso efficace e duraturo.
Attraverso questa analisi dettagliata di emozioni e manifestazioni istintive e omeostatiche dell’organismo si arriverà ad una diagnosi di terreno che permette l’approccio e la cura olistici cioè fatti su misura della persona e al suo particolare momento patologico per arrivare all’equilibrio globale della salute.
Quindi in chiave olistica quello che teniamo in considerazione nell’approccio alla persona è la sua individualità che si manifesta con il suo “terreno” che è dato dalla somma delle peculiarità del nostro bagaglio genetico e dalle nostre predisposizioni che sono il risultato dell’interazione tra lo stile di vita e questo bagaglio genetico. E’ quindi evidente che ognuno di noi ha una propria caratteristica individuale, che ci rende unici e ci fa reagire in modi caratteristici a eventi, virus, cibi, malattie, tensioni…..
Con l’approccio olistico ed integrato la cura di noi stessi diventa il nostro modo di agire e di vivere in base a quello che il nostro organismo, inteso come corpo, mente, emozioni, vissuto, ci segnala.
Prevenzione come possibilità di evoluzione personale – Prevenzione olistica
Prevenzione olistica è sostenere la salute mettendo al centro dell’attenzione la persona con tutte le sue dinamiche. Persona intesa come unità mente – corpo: c’è un piano fisico, ma anche un piano psicologico ed uno emozionale. Tre aspetti con una relazione molto stretta: ciò che succede a livello mentale ha un’influenza sulla fisiologia ed i cambiamenti a livelli fisico producono risposte a livello mentale.
Questa visione globale della persona è fondamentale per avere un approccio efficace alla salute che non si limita solo ad un eventuale sintomo, e quindi ad una terapia circoscritta, ma prendendo in considerazione vari aspetti (biologico, psicologico, sociale, emotivo, reattivo, omeostatico) sarà un percorso di ricerca che porta all’individuazione delle caratteristiche peculiari che rendono quella persona unica. Questo permette la consapevolezza della propria costituzione e di poter tracciare una terapia fatta su misura della persona e del particolare momento in cui un disagio si è manifestato.
L’obiettivo primo, che diventa anche il fine ultimo, della prevenzione olistica è il mantenimento dell’equilibrio dell’intera unità individuale: attraverso la conoscenza del terreno di base, ossia dei punti di forza e di quelli di debolezza, di ciò che il nostro fisico vuole esprimere, si può impostare la cura più adatta che può diventare un vero e proprio stile di vita. ����
Quali informazioni otteniamo da un‘iride?
In ogni iride notiamo il colore di fondo, che è quello che ci da indicazioni sulle nostre predisposizioni sopratutto a livello fisico, legate alla nostra ereditarietà. I colori che a questo si sovrappongono sono quelli che forniscono alcune indicazioni sul vissuto della persona nel tempo, sulle sue abitudini e in questo senso sono utili per lavorare in prevenzione e per comprendere gli stili di vita più idonei per ottenere uno stato di salute migliore.
Altro aspetto fondamentale sono le fibre: possono essere tesissime, ondulate, compatte o con spazi vuoti e ci parlano per esempio della reattività, del carattere, dei punti deboli e dei punti di forza.
E poi la pupilla: può essere dilatata o meno, perfettamente tondeggiante o con qualche lato appiattito, centrale rispetto all’iride o spostata, circolare o ovalizzata. Tutto questo ci informa, tra le altre cose, sul sistema immunitario, sul nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda e le relative dinamiche, se le stiamo subendo o se le controlliamo.
Ed incontriamo ancora tantissimi altri segni ed aspetti: per questo motivo ogni iride è un’impronta digitale e ognuna racconta la propria storia perchè ognuna si è modificata in base al proprio vissuto, ogni singolo particolare racconta un pezzettino della storia di quella persona ed inserendolo nel contesto di tutti gli altri particolari otteniamo il quadro completo di ciascuno di noi.
Con un unico sguardo raccogliamo numerosissime informazioni sul piano fisico e non solo, per questo rimane uno degli strumenti più validi per capire la causa di un disagio e per fare prevenzione.
Come si legge un’iride?
Questa è la mappa iridologica: troviamo riflesso ogni organo e ci guida durante l’esame. Da questa lettura possiamo capire quali organi e sistemi sono alterati, da quanto tempo, quali sono gli equilibri venuti a meno e cosa invece è il punto di forza, se ci sono predisposizioni all’alterazione. L’Iride rappresenta un microsistema in cui sono riflesse le informazioni dell’intero organismo sia sul piano fisico che su quello non fisico.
Tramite le strutture del sistema nervoso, l’iride è connessa con l’intero organismo ed è l’organo che più manifesta le condizioni interne di ciascuno, per questo i segni che riscontriamo sono la nostra vera impronta digitale.
Attualmete la più utilizzata è quella di Rizzi, dove l’uomo è proiettato dall’alto verso il basso.
La prima mappa fu tracciata da Ignaz Von Peczely. Ragazzino curioso di 12 anni che involontariamente ruppe una zampetta ad una civetta: curandola nei giorni successivi notò sull’iride in corrispodenza dell’arto inferiore un segno che prima non c’era e che poi scomparve quando la zampetta fu completamente guarita. Successivamente si laureò in medicina e dedicò tutta la sua vita allo studio dell’iridologia arrivando a individuare i primi 35 punti su una mappa, corrispondenti ad altrettanti organi. Questa prima mappa fu poi completata da studiosi successivi fino ad arrivare a quella utilizzata oggi.