Tutti abbiamo sperimentato la paura: dal panico che ci paralizza alle fobie quotidiane che magari ci impediscono di stare negli spazi aperti, dal senso di apprensione che possa accadere qualcosa di negativo alla preoccupazione eccessiva per i cari, fino alla paura di perdere il controllo che in alcuni casi arriva all’autolesionismo.
Come ogni emozione, la paura, si può trasformare da risposta istintiva dell’organismo per allontanarci da una situazione di pericolo, ad uno stato emotivo alterato cronicamente.
La paura subentra quando un pericolo minaccia la nostra integrità o tranquillità: un’emozione primaria ed istintiva, con la funzione di richiamare una risposta specifica immediata del nostro organismo, per garantire la sopravvivenza. Tuttavia, se permane a lungo, può diventare un’alterazione emotiva con forti conseguenze sia sul piano psicologico, che su quello fisico.
La paura diventa uno stato d’animo alterato e quindi patologico quando non è più scatenata dalla percezione di un reale pericolo, ma si attiva in situazioni, apparentemente normalissime, ma che sono vissute dal soggetto con profondo disagio. Ci blocca e ci impedisce di proseguire verso la realizzazione dei nostri obiettivi. In questo senso, la paura perde la sua funzione primaria, legata alla naturale conservazione della specie, e diventa invece l’espressione di uno stato emotivo, che può inibire ogni forma di azione e condizionare il pensiero e la scelta.
I fiori di Bach ci permettono di poter superare il blocco rappresentato dalla paura.
Ecco che quindi possono venire in aiuto Rock Rose, Mimulus, Aspen, Cherry Plum, Red Chestnut.
La floriterapia ci consente di intervenire in modo mirato ed efficace su ogni aspetto e sfumatura delle emozioni provate con l’obiettivo di riportare alla luce le qualità positive, magari nascoste e sopite dagli stati d’animo che ci mettono in difficoltà.