Sui prati montani delle Alpi cresce una piccola pianta: la Genziana, specie biennale, che richiede due anni per raggiungere la fioritura, il doppio del tempo per arrivare là dove la maggior parte delle piccole piante giunge nel primo anno, ha bisogno di più tempo prima di attivarsi. Questa è una caratteristica importante che ci apre all’applicazione dell’essenza floreale di Bach, Gentian.
La personalità che richiede l’aiuto di Gentian è per esempio l’alunno che, dopo un brutto voto a scuola, non vuole più riprovarci perchè immagina già il fallimento successivo; è la persona che, delusa in seguito ad un’esperienza finita male, non intraprende una nuova iniziativa perchè, sopraffatto da una visione pessimistica, non ha più fiducia nel domani o in quello che verrà; è colui che anche nelle situazioni banali vede aspetti insormontabili e trasforma un granello in una montagna troppo ripida da scalare. Ma anche chi è più forte, può sperimentare periodi particolarmente difficili dove lo scoraggiamento prende il posto della voglia di lottare.
Ci troviamo di fronte all’idea di pessimismo e scetticismo, quando l’idea del “non è fattibile” ormai è un meccanismo mentale consolidato, l’atteggiamento di insicurezza fa si che non si esca dalla propria zona di comfort e la tendenza alla rinuncia arriva alla privazione di possibilità che invece sarebbero alla portata.
Ma così come Gentian, che nonostante cresca in terreni secchi con poca acqua, non si scoraggia e, a fine agosto, fiorisce quando splende il sole, l’essenza floreale porta con sè il messaggio positivo della fiducia, della perseveranza di fronte agli ostacoli, dell’idea che tutto si può concludere positivamente, dell’atteggiamento per cui non conta il fallimento, ma l’azione compiuta, soprattutto se si è fatto tutto ciò che era in nostro possesso.
Non esistono persone nate sotto una cattiva stella, ma persone che guardano storto il cielo. Proverbio cinese