Davanti alla foto dei nostri occhi che ci mostrano quello che siamo, come affrontiamo la lettura?
Ogni iride sa parlarci e ci comunica qual è la priorità del momento, ci mostra il dettaglio su cui porre l’attenzione.
Indubbiamente non possiamo fare a meno di osservare il tipo di trama: si presenta compatta e ordinata o con fibre diradate e scompaginate? “Che stoffa!”, come si suol dire anche nel linguaggio comune. Questa caratteristica ci da importanti informazioni sul tipo di reattività agli stimoli e sulla capacità del mantenimento dello stato di salute.
I cambiamenti colorimetrici sono un altro dato importante che attirano l’attenzione e ci informano su quali tessuti sono più inclini ad infiammarsi, su un accumulo tossinico in una determinata in zona, sul settore in deficit che va supportato.
E poi come non notare la pupilla? Foro così piccolo e così ricco di informazioni! Se notiamo appiattimenti oltre ad informazioni sullo stato di salute fisica, leggiamo importanti aspetti psicologici. Se vediamo un bordo più o meno spesso oltre a leggere lo stato di salute della colonna vertebrale e dei muscoli ad essa connessi, deduciamo qual è l’assetto immunitario e qual è il tipo di terreno che ci caratterizza ossia come rispondiamo agli stress ed agli stimoli fisici e psichici, qual è la risposta psicoimmunitaria che mettiamo in atto.
Il bordo più esterno dell’iride, quello più ampio, non a caso rappresenta la pelle, l’organo più esteso che abbiamo: spessore e colore sono variabili, indice della capacità emuntoriale, cioè della capacità dell’eliminazione delle tossine.
Tra la zona più esterna e la pupilla cosa troviamo? Possiamo continuare nella lettura dell’iride suddividendola in zone circolari oppure interpretandola a “spicchi”, in ogni caso in questo spazio troveremo i vari organi, ciascuno con la propria trama, il proprio colore, il proprio segno.
Non dimentichiamo che ogni indicazione fisica ha un risvolto psicosomatico, che ogni fibra racconta un pezzo della nostra storia, che non c’è indicazione genetica che non porti con sé anche un’emozione.