Nell’articolo precedente abbiamo visto come l’infiammazione cronica di basso grado sia alla base di molti disturbi che quotidianamente ci accompagnano: intestino irregolare, dolori diffusi, circolazione difficoltosa, sono solo alcuni esempi. Si arriva al punto che ci si abitua. Diventa “normale” la stitichezza o la dissenteria, avere dolori muscolari, mal di testa o stanchezza mentale. Anche trovare le giustificazioni diventa poi facile.
L’infiammazione cronica di basso grado è subdola: per molti anni può rimanere difficile da individuare, si fa notare con disturbi aspecifici, anche molto frequenti. E’ una brace che continua ardere: non scoppia mai l’incendio ma è erosiva.
Uno dei punti cruciali per il controllo dell’infiammazione è l’intestino, che ospita il microbiota, conosciuto anche come flora batterica, nostro amico fedele che ci accompagna per tutta la vita e che si modifica in base alle fasi dell’esistenza. Giornalmente subisce variazioni, legate principalmente all’alimentazione, mentre grandi alterazioni sono dovute ad infezioni esterne, che generano disbiosi acuta, o ad infiammazioni più lente e subdole, che provocano disbiosi cronica. Condizione quest’ultima che si fa spazio tra le cellule della parete intestinale creando un passaggio, tramite il torrente circolatorio, dall’intestino verso l’intero organismo di microbi, tossine ed allergeni. Tra le prime conseguenze abbiamo un’infiammazione cronica intestinale con problemi come reflusso, coliti, alvo irregolare ed una iperattivazione del sistema immunitario che è strettamente connesso con la mucosa intestinale: l’instaurarsi di intolleranza ed allergie consolida questo quadro di disordine e crea un circolo vizioso pericoloso.
Con il tempo un’infiammazione di basso grado di questo tipo diventa il preludio di ansia, difficoltà di concentrazione, cefalea, disturbi ormonali, disturbi della pelle, dolori muscolari ed articolari.
Ma il network si complica perchè il microbiota intestinale è anche in stretta comunicazione con quello polmonare. E’ chiaro che un’intestino disbiotico, infiammato e permeabile, condiziona anche la salute delle vie respiratorie che diventano più suscettibili ad infezioni e patologie.
Come possiamo iniziare a curare il nostro terreno:
– atteggiamento mentale: la psiche è parte integrante del nostro network insieme agli altri sistemi (come ci spiega la pnei, psico- neuro- immuno- endocrinologia).
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– lo stile di vita comprende alimentazione (non ci nutriamo solo di cibo, ma anche di sensazioni, emozioni, suoni, silenzio…), movimento fisico, respirazione
– comprendere la propria storia, da un punto di vista medico- farmacologico, ma non solo: spesso dietro a disturbi fisici ci sono conflitti d’animo