Aprile dolce dormire! Ma il letargo non si faceva in inverno?
Aprile, che deve il suo nome al verbo aprilis, aprire, ad indicare l’apertura, il movimento della natura che in questi giorni si apre ai raggi del sole, anticamente era il primo mese dell’anno, proprio ad indicare un nuovo inizio con il rifiorire dopo l’inverno: dopo un’apparente stasi la natura ci parla di rinascita, non a caso è anche il mese in cui si celebra la Pasqua.
Nell’antichità ad aprile si festeggiavano tre celebrazioni importanti: i Veneralia, che celebravano Venere, i Cerealia, dedicati a Cerere, e i Floralia, dedicati all’antica divinità italica Flora, collegata con il fiorire in primavera delle piante. Ecco perché già in tempi passati era considerato il mese per eccellenza della rinascita dopo il lungo e gelido inverno.
Noi abbiamo ribaltato un po’ i ritmi: festeggiamo il capodanno nel pieno dell’inverno, quando le giornate sono più corte e più fredde. Spesso sono anche i mesi dove concentriamo gli obiettivi lavorativi e durante i quali si lavora senza sosta: il “letargo” non è un’abitudine contemplata dai ritmi produttivi.
Quando la natura inviterebbe a rallentare, l’idea che la performance non può fermarsi ha la meglio. E nel momento in cui la primavera richiama a germogliare, siamo stanchi e sentiamo il desiderio di purificarci da tutto ciò che potrebbe aver intossicato il nostro organismo allontanandoci anche dal “sentire”.
Non è primavera se non si parla di depurazione, ma se da un lato è una necessità fisiologica dopo un mancato riposo o per aprirsi al nuovo dopo mesi poco vitali e con meno ore di luce, dall’altro lato non dev’essere nè una forzatura nè un prodotto commerciale. Non sarà nè un passaggio in più della skin care nè un nuovo circuito di workout a rimetterci in forma, se non sono fatti tenendo conto dei nostri tempi.
Ascoltare e rispondere alla spinta di energia della primavera, significa innanzitutto fermarsi e lasciar parlare il corpo: se sono stanco dopo un inverno troppo intenso per me, dove avverto il mio blocco? Per qualcuno è il periodo dei “fastidi di stomaco”, per altri dei disturbi del sonno, per altri ancora delle allergie o delle contratture muscolari.
Ma prima di parlare di depurazione, chiediamoci: qual è il mio obiettivo per questa primavera? Voglio eliminare la cellulite? Voglio liberarmi dalle tossine? Voglio cambiare abitudini?
Quando abbiamo chiaro l’obiettivo, si può delineare un percorso: depurazione non è un prodotto in più da aggiungere alla lista di cose da fare, ma togliere ciò che non serve e assecondare la rinascita di aprile, ma con l’armonia che il nostro corpo richiede.