Con l’iridologia ci poniamo l’obiettivo di lavorare in prevenzione: se conosco il mio terreno, posso coltivarlo al meglio. Di conseguenza se la mia forza vitale è stata ben curata, sarà pronta a rispondere efficacemente agli stimoli esterni.
Ed ecco l’importanza dello studio delle costituzioni in iridologia: conoscere la propria struttura, le proprie predisposizioni per mettere in atto una prevenzione consapevole e mirata.
Potremo avere una costituzione in cui sistema immunitario, molto reattivo ci predispone più facilmente a infiammazioni ed allergie.
Oppure una costituzione dove è necessario porre attenzione all’intestino ed ai disturbi ad esso legati, che si ripercuotono su altri organi come pelle o sistema corcolatorio.
O ancora possiamo incontrare una costituzione dove è l’attività metabolica del fegato a richiedere un occhio di riguardo.
In quest’ottica è chiaro come ciascuno di noi richiede e merita una strategia di prevenzione pensata, studiata e cucita su misura.
Come risponde il mio organismo a stimoli di disequilibrio? davanti ad uno stress di qualunque tipo ed origine, quali sono le modalità della mia resilienza?
Qualcuno ha a suo favore un pensiero razionale che gli consente di avere la comprensione come punto di forza. Ma nello stesso tempo dovrà imparare a ritagliarsi momenti di pausa e di rigenerazione per non cadere nell’esaurimento delle proprie risorse.
Altri in perenne ricerca del nuovo e del bisogno di sperimentare, in ogni stimolo e variabilità troveranno occasione di sperimentare libertà e approfondire la loro conoscenza. Ma la fame d’arte e di bellezza dovrà andare di pari passo con la ricerca di un orientamento per ottenere la realizzazione di tanti progetti.
Altri ancora, più propensi alla conservazione e bisognosi di sostegni, traggono dalla proprie radici e dalla propria storia, la forza necessaria. Ma attenzione sono persone che con il tempo devono imparare a gestire ansia e timori.
Questi sono solo alcuni esempi, brevi e semplici, di cosa ci suggerisce la disposizione delle fibre di un’iride. Conoscere punti di forza e punti da rafforzare, la propria modalità di recupero per avere un livello di energia adeguato e a proprio favore, è fondamentale per avere strumenti idonei e in linea con se stessi, con il proprio benessere, la propria integrità.
Abitudini di vita, eventi che si sono susseguiti, segnali che il corpo ci invia e a cui diamo più o meno seguito, lasciano un segno.
Piccole tracce che giorno per giorno le nostre iridi registrano e ci restituiscono in modo estremamente e sorprendentemente schietto.
Sentirsi aggrediti dall’ambiente, dalle emozioni può dar voce all’intolleranza che sul piano fisico si esprime con allergie, su un piano emotivo- emozionale è espressione di una difficoltà nell’integrazione. Per questo l’antistaminico di emergenza, per quanto importante, non è sufficiente per tutti soprattutto per una cura definitiva.
Difficoltà metaboliche e senso di pesantezza, spesso nascondono esperienze del passato ancora vive nel presente con emozioni come rabbia e rancore. Per questo il classico depurativo epatico non sortisce alcun effetto per alcuni: la necessità di digerire ed integrare richiede altro.
Per questi motivi è facile che “l’integratore che fa tanto bene alla mia vicina di casa” non sia in alcun modo altrettanto benefico per te: ciascuno ha il proprio terreno che ha avuto il suo personale vissuto e percorso.
Conoscersi per capire la strategia migliore per prendersi cura di sè, è il modo migliore per coltivare il proprio benessere.
Uno degli aspetti affascinanti dell’iridologia è la comprensione su più livelli della persona, in uno spazio così piccolo! In pochi millimetri è possibile capire le attitudini che ci caratterizzano quindi come possiamo esprimerci al meglio, attraverso la lettura dei biotipi.
Il biotipo cinestesico, che ha bisogno di esperienze concrete, di toccare con mano, entra facilmente in empatia con gli altri, è un ottimo mediatore.
Il biotipo mentale, ordinato e razionale, impara attraverso l’osservazione e non dimentica nulla, è propenso al dibattito e all’analisi delle situazioni.
Il biotipo emotivo, spontaneo e creativo, estroverso e pronto allo scherzo, impara attraverso il canale uditivo. Attenzione alle parole che si usano ed a confermarle con i fatti!
Il biotipo estremo, sempre in movimento, ha il cambiamento insito nel suo modo di essere: sarà portato all’innovazione.
Ciascuno avrà sfumature intermedie tra questi biotipi, caratteristiche uniche e personali, ma questa descrizione potrebbe consentire un’interazione migliore con le persone, fin da bambini, e la possibilità di percorrere la propria vocazione con più consapevolezza.